La Corte e i bambini

I bambini di una scuola media di Sinnai (Cagliari) alla Corte costituzionale

Francesco Viganò
8 maggio 2024

Diario di Viaggio

Scolare e scolari in visita alla Corte costituzionale. L’8 maggio 2024 la seconda media di un Istituto comprensivo di Sinnai (Cagliari) ha visitato il Palazzo della Consulta e incontrato il giudice costituzionale Francesco Viganò per dialogare con lui sulla Costituzione e sul ruolo, a sua garanzia, della Corte costituzionale. La visita è stata realizzata su iniziativa della Fondazione Vittorio Occorsio, dedicata al magistrato vittima di un attentato terroristico nel 1976, nell’ambito di un progetto rivolto alle scuole per sensibilizzare sui temi della legalità e del rispetto, ricordando quanti hanno perso la vita per i valori di giustizia e libertà. Nella sala di udienza, il giudice Viganò ha spiegato alle ragazze e ai ragazzi che cosa fa la Corte costituzionale, da chi è composta, come vengono eletti o nominati i suoi membri e si è soffermato su alcuni dei diritti fondamentali sanciti dalla Costituzione: l’uguaglianza, la libertà di manifestazione del pensiero, la libertà di religione. Viganò ha inoltre risposto alle domande dei giovani interlocutori sui valori e i principi su cui si basa la Costituzione, sulla possibilità di modificare la Carta,

sui tempi del lavoro dei giudici, sul senso dell’incompatibilità con altri incarichi, sulla presenza femminile nel Collegio. Scolare, scolari e insegnanti hanno dialogato inoltre con il professor Viganò su quello che è stato il lavoro dei giudici in periodi delicati come gli “anni di piombo”, sull’entrata in vigore delle leggi e su come e quando la Corte sia chiamata a effettuarne il controllo di legittimità. Alla domanda sull’interpretazione delle parole “fedeltà”, “disciplina” e “onore”, che la Costituzione impone ai cittadini cui sono affidate funzioni pubbliche, Viganò ha risposto spiegando quanto sia importante svolgere sempre il proprio dovere con impegno, responsabilità e coraggio. Ancor più se si pensa agli effetti del proprio lavoro sulle persone. Vale per chi giudica, andando a incidere sulla vita dei cittadini, così come per chi insegna nelle scuole o nelle università. Per questo Viganò si è complimentato non solo con i ragazzi per l’attenzione, la motivazione e gli interventi, ma anche con le insegnanti per il fondamentale e complesso lavoro che ogni giorno, nonostante le difficoltà, svolgono con impegno ed entusiasmo, per il migliore futuro delle nuove generazioni.

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