Un anno in cifre

La Pandemia non frena l'efficienza

Netto calo dei tempi del processo
Ridotta anche la pendenza

Sono 281 le decisioni del 2020, 10 in meno del 2019. Ma nell’anno segnato dalla pandemia e da una diversa organizzazione del lavoro, salta all’occhio l’efficienza della risposta di giustizia costituzionale. Anche se la domanda è lievemente inferiore rispetto al 2019, la Corte conferma la sua “produttività”: il 2020 inizia con 314 giudizi pendenti; nel corso dell’anno ne arrivano 332 ma ne vengono definiti 342. Il saldo finale è di 304 giudizi pendenti, e segna un -3,2% rispetto al 2019. Si riduce, in particolare, la pendenza dei giudizi incidentali, che passa da 196 a 172 (-12,2%).

Netta è soprattutto la riduzione dei tempi di risposta, i più bassi dal 2016: dalla pubblicazione in Gazzetta ufficiale delle ordinanze in via incidentale fino alla trattazione in udienza passano in media 226 giorni, “un valore significativamente inferiore a quelli registrati negli anni precedenti” scrive il Servizio studi della Corte. E altrettanto può dirsi se la durata viene calcolata fino al deposito della decisione (8,7 mesi, cioè 261,35 giorni, che salgono a 407,18 giorni nei giudizi in via principale dove i tempi, però, risentono delle frequenti interlocuzioni tra Stato e Regioni). Il giudizio in via incidentale si conferma il valore più rilevante del contenzioso costituzionale con le sue 163 decisioni, anche se il 2020 segna una leggera flessione (-4,7%) rispetto alle 171 decisioni del 2019.

Durata media nel giudizio invia incidentale (in giorni)
Giudizi pervenuti, decisi e pendenti (incidentali e totali)
I tipi di giudizio nel 2020 in rapporto al totale delle decisioni

Sempre più decisioni di merito

Si conferma la tendenza a superare gli ostacoli di ammissibilità, con un numero di sentenze di gran lunga maggiore rispetto alle ordinanze, a dimostrazione che la Corte entra sempre più spesso nel merito delle questioni, decidendo della sostanza dei problemi sottoposti. Quanto all’esito dei giudizi incidentali, rispetto al 2019 si registra una lieve diminuzione delle incostituzionalità (da 58 a 48), pur sempre in aumento rispetto agli anni precedenti.

Il rapporto tra sentenze e ordinanze (2006-2020)

In aumento i moniti al legislatore

Sono aumentati − passando da 20 a 25 − i cosiddetti moniti al Legislatore, ovvero gli inviti a intervenire su una determinata disciplina − nello spirito della leale collaborazione istituzionale − per porre rimedio a situazioni problematiche, obsolete o suscettibili di attrito con i principi costituzionali, sulle quali la Corte non può spingersi.
Nel 2020 i moniti hanno attraversato numerosi ambiti: penale ed esecuzione penale, finanza locale, responsabilità genitoriale, carcere per la diffamazione a mezzo stampa, determinazione dell’indennità al lavoratore illegittimamente licenziato, contributo di solidarietà sulle pensioni, lesioni stradali e altri ancora.