“La collegialità guida la Corte nella ricostituita pienezza della sua composizione”

Intervista al Presidente Giovanni Amoroso

Leggi la relazione annuale

Il ritardo del Parlamento per l’elezione dei giudici costituzionali ha comportato che il Collegio ha dovuto operare con soli undici giudici, il minimo per garantire il numero legale. Presidente Amoroso, è stata questa una situazione inedita?

“Per l’elezione dei giudici di provenienza magistratuale vale il criterio della maggioranza assoluta in prima votazione e di quella relativa nel turno di ballottaggio; ciò significa che nel giro di uno o due giorni il giudice è eletto. L’esperienza poi mostra che anche la nomina dei giudici da parte del Presidente della Repubblica è molto rapida. Invece per l’elezione dei giudici da parte del Parlamento in seduta comune non è sufficiente la maggioranza assoluta, né è previsto un turno di ballottaggio. La maggioranza richiesta è ben più alta; due terzi dei componenti dell’Assemblea e, solo a partire dal quarto scrutinio, la maggioranza si riduce a quella di tre quinti, che comunque rimane molto alta, più elevata di quella richiesta per eleggere il Presidente della Repubblica dopo tre scrutini...

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La Corte

Il Collegio presieduto da Giovanni Amoroso

Il Presidente

Giovanni Amoroso

I Vicepresidenti

Francesco Viganò

Luca Antonini


Stefano Petitti

Angelo Buscema

Emanuela Navarretta

Maria Rosaria San Giorgio

Filippo Patroni Griffi

MarcoD'Alberti

Giovanni Pitruzzella

Antonella Sciarrone Alibrandi

Massimo Luciani

Maria Alessandra Sandulli

Roberto Nicola Cassinelli

Francesco Saverio Marini

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Un anno in cifre

I numeri del 2024

212
decisioni
di cui 139 nel giudizio incidentale

Il totale delle decisioni rese dalla Corte costituzionale nel 2024 è di 212 (172 sentenze e 40 ordinanze): un valore leggermente inferiore alle 229 del 2023 (-7,4%). Si tratta di un dato in linea con la graduale diminuzione che è stata registrata a partire dal 2010.

Con riferimento agli ultimi quindici anni (2009-2023), il valore medio delle decisioni è stato di 340 tra il 2009 e il 2013, di 277 tra il 2014 e il 2018 e di 267 tra il 2019 e il 2023.

Con riferimento agli ultimi quindici anni (2010-2024), si osserva che il valore medio delle decisioni è stato di 329 tra il 2010 e il 2014, 278 tra il 2015 e il 2019 e 251 tra il 2020 e il 2024. Ma tale variazione è più apparente che reale, considerando i capi di dispositivo adottati: la sola sentenza 192/2024 (Autonomia differenziata) consta, infatti, di ben 52 capi di dispositivo.

Report del Servizio studi

212
decisioni
di cui 139 nel giudizio incidentale
Durata media nel giudizio in via incidentale (in giorni)

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Le decisioni
del 2024

Con le 212 decisioni del 2024 la Corte ha affrontato questioni di grande rilevanza sociale e giuridica, incidendo su temi che spaziano dai diritti fondamentali alla tutela dell’ambiente, dalla giustizia penale all’autonomia regionale.

Report, decisioni e comunicati

Report e comunicati

Adozioni - Etá dei genitori

La sentenza 5 ha eliminato il rigido divario di età di diciotto anni tra adottante e adottato in favore di un termine modulabile dal giudice, purché esiguo e corrispondente ad un interesse meritevole di tutela, e ha aperto l’istituto dell’adozione dei maggiorenni, tradizionalmente diretto alla trasmissione del patrimonio e del cognome dell’adottante, al riconoscimento giuridico dei legami affettivi e solidali di fatto già instaurati.

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La relazione sull’attività della Corte per l’anno 2023

Il rispetto dovuto al legislatore e l’indipendenza del Collegio, garantita anche dalla segretezza dei suoi lavori, nella relazione annuale del Presidente Augusto Antonio Barbera

Nella foto, il Collegio presieduto fino al 21 dicembre 2024 da Augusto Antonio Barbera sullo scalone monumentale di Palazzo della Consulta
Nella foto, il Collegio presieduto fino al 21 dicembre 2024 da Augusto Antonio Barbera sullo scalone monumentale di Palazzo della Consulta

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La conferenza
stampa

Il Presidente Augusto Antonio Barbera:
“La Corte custode attenta della Costituzione. Ma la Costituzione non appartiene ai custodi.
È di tutti.”

Dopo la Riunione straordinaria, il Presidente Augusto Antonio Barbera ha risposto alle domande dei giornalisti nella consueta conferenza stampa.

Su un’eventuale introduzione anche per la Corte italiana della dissenting opinion dei giudici costituzionali, che potrebbe essere espressa e addirittura formalizzata nel caso in cui il Collegio si possa spaccare su una decisione, il Presidente Augusto Antonio Barbera ha risposto facendo riferimento al dibattito in atto da anni, non solo in Italia; ma, tirando le somme, ha poi richiamato il principio inderogabile della segretezza della camera di consiglio cui anche la Corte costituzionale non può sfuggire.

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Il relatore Vicepresidente Franco Modugno (terzo da sinistra) insieme ai componenti della Commissione Biblioteca: da sinistra Giovanni Pitruzzella, Maria Rosaria San Giorgio (Presidente) e Antonella Sciarrone

Incontri in Biblioteca

La legge 87 del 1953
Norme sulla Costituzione e sul funzionamento della Corte costituzionale

Il relatore Vicepresidente Franco Modugno (terzo da sinistra) insieme ai componenti della Commissione Biblioteca: da sinistra Giovanni Pitruzzella, Maria Rosaria San Giorgio (Presidente) e Antonella Sciarrone

Si è tenuto il 6 giugno 2024 un nuovo appuntamento del ciclo “Incontri in Biblioteca”, un confronto tra giudici in carica, giudici emeriti e costituzionalisti. L’evento è stato dedicato alla legge 87 del 1953, che ha introdotto le “Norme sulla Costituzione e sul funzionamento della Corte costituzionale”. L’iniziativa è stata promossa dalla Commissione Biblioteca, presieduta dalla giudice Maria Rosaria San Giorgio e composta anche dai giudici Giovanni Pitruzzella e Antonella Sciarrone.

L’incontro è ruotato intorno alla relazione del Vicepresidente della Corte, professor Franco Modugno, dal titolo “La legge 11 marzo 1953, n. 87 a più di settant’anni dalla sua approvazione”, legge che, insieme alle due leggi costituzionali numero 1 del 1948 e numero 1 del 1953, “ha integrato – come ha osservato Modugno – il dettato relativo alla Corte contenuto nella Carta repubblicana, dando un definitivo impulso, sotto l’aspetto normativo, alla sua costituzione ed all’avvio della sua attività”.

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Viaggio
in Italia

La Corte costituzionale nelle scuole

Nel 2024, il “Viaggio in Italia” della Corte costituzionale è stato scandito da dieci tappe lungo un percorso che ha toccato altrettante scuole secondarie di secondo grado. Dalla Sicilia alla Valle d’Aosta, i giudici costituzionali hanno parlato alle ragazze e ai ragazzi dell’ultimo anno del ciclo di studi in contesti socialmente e geograficamente molto diversi ma tutti legati da un sentire comune: ovvero dall’appartenenza alla comunità scolastica nazionale che alimenta i valori repubblicani, offrendo ai giovani anche la chiave d’accesso a una “palestra di democrazia” nella quale ci si esercita quotidianamente con i diritti e con i doveri.

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Stefano Petitti al Liceo ginnasio statale Vincenzo Monti di Cesena sul tema “I principi fondamentali della Costituzione repubblicana".

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Gli incontri
con le Alte Corti

Il costante confronto internazionale su questioni di interesse comune

Anche nel 2024 è stato intenso il dialogo tra la Corte costituzionale italiana e le Alte corti europee. Un confronto culminato nel XIX Congresso della Conferenza delle Corti costituzionali europee tenutosi a Chisinau in Moldavia dal 21 al 24 maggio. Il Congresso si è aperto con i saluti della Presidente della Repubblica di Moldavia Maia Sandu, della Presidente della Corte costituzionale della Repubblica di Moldavia Domnica Manole, della Presidente della Corte europea dei diritti dell’uomo Siofra O’Leary e della Presidente della Commissione di Venezia Claire Bazy Malaurie. Nella successiva sessione plenaria è intervenuto il Vicepresidente Giovanni Amoroso sul “Sistema multilivello di protezione dei diritti fondamentali”.

XIX Congresso della Conferenza delle Corti costituzionali europee tenutosi a Chisinau in Moldavia
XIX Congresso della Conferenza delle Corti costituzionali europee tenutosi a Chisinau in Moldavia

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La comunicazione
della Corte

Diversi strumenti di informazione per far conoscere l’attività della Corte e promuovere la cultura costituzionale

Nel 2024, con l’impulso della Presidenza di Augusto Antonio Barbera, la Corte ha impresso un ritmo più regolare all’informazione diretta verso l’esterno. Il flusso delle notizie in uscita dal Palazzo della Consulta (destinate alle istituzioni, ai media, agli avvocati, a un pubblico che di anno in anno diventa sempre più grande) è stato scandito da appuntamenti certi che, ormai, seguono un calendario consolidato.

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Gli eventi del 2024

Per la Corte costituzionale il 2024 è un anno intenso, ricco di incontri e appuntamenti, italiani e internazionali. Tanti gli eventi dedicati al dialogo tra Corti e giuristi di tutto il mondo e tanti gli eventi istituzionali ai quali hanno partecipato i giudici costituzionali e il Presidente della Corte.

2024

  • 26 Gennaio

    Il giudice Viganò alla Corte europea dei diritti dell’uomo a Strasburgo (udienza solenne)

  • 26 Gennaio

    Il Presidente Barbera al Senato (Giorno della memoria)

  • 3 Febbraio

    Il giudice Viganò al Collège d’Europe a Bruges (tavola rotonda “Il futuro del dialogo tra Stati membri e Unione europea: 60 anni dopo Costa vs. Enel”)

  • 5 Febbraio

    Il Presidente Barbera, i Vicepresidenti Prosperetti e Amoroso e i giudici Viganò, Petitti, Navarretta, Patroni Griffi e Sciarrone al Consiglio di Stato (inaugurazione dell’anno giudiziario)

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L’Istituzione e i suoi uffici

Il personale e i servizi nei due palazzi della Corte

SEDE Palazzo della Consulta

Segretario generale

È il vertice dell’amministrazione, di cui ha la rappresentanza. Assiste il Presidente, l’Ufficio di Presidenza e i giudici nell’organizzazione e funzionamento della Corte e sovrintende a tutti i servizi e gli uffici. Ultimo istituito, nel 2024, l’Archivio storico per la tutela, la conservazione e la valorizzazione del patrimonio documentario della Corte. Dal 2021 è Segretario generale il consigliere Umberto Zingales.

Ufficio ruolo

È un ufficio della Corte costituzionale alle dirette dipendenze del Presidente. Ha il compito di studiare, in via preliminare, ordinanze e ricorsi. Affianca il Presidente nell’assegnazione ai giudici delle cause e nella fissazione della loro trattazione in udienza pubblica e in camera di consiglio.

Ufficio del massimario

Il Massimario compila le massime delle sentenze e delle ordinanze della Corte costituzionale; ne predispone la raccolta ufficiale e ne cura la pubblicazione; effettua, d’intesa con gli assistenti di studio del Presidente, il controllo formale dei testi approvati delle pronunce, sulla base dei criteri redazionali indicati dalla Corte.

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